Infrastrutture

In Italia più del 50% dei ponti ha più di 50 anni

Secondo uno studio del Politecnico di Milano, oltre 18mila viadotti richiedono interventi di manutenzione

NOTA STAMPA - Arzignano (VI) - 15 febbraio 2024

Il settore della manutenzione predittiva di ponti e viadotti in Italia è in forte crescita, grazie all'aumento degli investimenti in infrastrutture e all'adozione di nuove tecnologie. Strumenti necessari visto che l’Italia ha un parco infrastrutturale e viario tra i più estesi in Europa ma anche tra i più obsoleti.  Uno studio di Carlo Castiglioni e Alessandro Menghini del Politecnico di Milano[1] ha evidenziato come più del 50% dei ponti in Italia hanno un’età superiore ai 50 anni contro una media nei Paesi del G7 che si attesta fra i 20 e i 30 anni. Almeno 1.900 i ponti, sui 61mila osservati, avrebbero “altissimi rischi strutturali”, ed oltre 18mila viadotti presentano criticità e richiedono interventi di manutenzione.

 

Gli interventi di “cura” del patrimonio infrastrutturale del Paese sono centrali per garantire la sostenibilità nel tempo dello stesso nonché l’efficienza e la sicurezza delle reti di trasporto. Un sistema viario correttamente manutenuto contribuisce, inoltre, alla competitività del Paese e rientra nell’agenda 2030 dello sviluppo sostenibile dell’ONU.


La manutenzione predittiva: una soluzione innovativa

Uno strumento necessario a manutenere il patrimonio infrastrutturale ed al contempo fornire una previsione economica delle risorse necessarie per gli interventi è la manutenzione predittiva, che si basa sull'utilizzo di tecnologie avanzate per monitorare lo stato di salute delle infrastrutture e identificare in anticipo eventuali problemi. Questo approccio consente di intervenire tempestivamente, evitando problemi e disagi alla circolazione, aumentando la sostenibilità delle infrastrutture a servizio dei cittadini, con un risparmio significativo in termini di costi e tempi.


Investimenti in crescita

Negli ultimi anni, gli investimenti in manutenzione predittiva sono cresciuti considerevolmente.

Il Governo italiano ha stanziato oltre 2 miliardi di euro per la messa in sicurezza di ponti e viadotti, con l'obiettivo di aumentare l'utilizzo di tecnologie innovative. Allo stesso tempo, le tecnologie per la manutenzione predittiva sono in continua evoluzione. Tra le principali vi sono:

  • Internet of Things (IoT): sensori intelligenti per monitorare in tempo reale lo stato di salute delle infrastrutture.
  • Intelligenza Artificiale (AI): algoritmi per l'analisi dei dati e la previsione di eventuali anomalie.
  • Droni e robot: sistemi per l'ispezione visiva e la manutenzione di ponti e viadotti difficilmente accessibili.

   

Franchetti SpA, leader di settore e quotata sul segmento Euronext Growth Milan di Borsa Italiana (Ticker BIT: FCH), è già strutturata da tempo per cogliere le opportunità che il mercato potrà offrire, sia in Italia che all’estero, grazie al proprio team di ingegneri e alla  suite di software proprietari e coperti da copyright (Argan©, Pathwork© e Sidecheck©) ad alto tasso di tecnologia. I software non si sostituiscono al professionista ma rappresentano un supporto fondamentale nelle fasi di raccolta, elaborazione e analisi dei dati, facendo emergere immediatamente elementi di attenzione e anche nello sviluppo dei piani manutentivi in coerenza con i budget di spesa, contribuendo fattivamente alla sostenibilità anche economica dei processi di gestione.



[1] Fonte: https://www.ripartelitalia.it/politecnico-di-milano-piu-del-50-dei-ponti-italiani-ha-superato-i-50-anni/ 

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